Documentari e Video

ATTIVITà collegate ai documentari: workshops, incontri, visioni accompagnate, Q&A, discussioni, lezioni presso università, scuole secondarie, associazioni, altri enti culturali.

Prosegue la denuncia sulla violenza nei confronti delle donne, intrapresa nel 2010,  con la ricerca che realizza la prima trilogia europea di documentari sul tema: un’analisi  a 360° sulla violenza di genere, da quella socio-culturale, strutturale, a quella di coppia, alla pedofilia. Una tenace ricerca dei linguaggi appropriati per parlare della violenza sulle donne, per non riprodurre gli effetti emulativi delle produzioni mass-mediatiche, e per non riprodurre una seconda violenza sulle donne da queste rappresentate.
 I documentari svelano i modelli culturali che permettono e legittimano questa violenza, mostrando i collegamenti fra 3 processi:
1) una visione comune, dilagante nei media, che degrada il genere femminile
2) le discriminazioni sociali/pubbliche nei confronti delle donne
3) le violenze private, tra relazioni affettive e micro-macro poteri.
La violenza di genere è stata ‘normalizzata’ nei secoli, prodotta e riprodotta in continui fatti quotidiani, pubblici e privati, nascosti dietro il velo del silenzio o rappresentata come monito per la conservazione del sistema discriminanteIl silenzio su questo è il meccanismo che permette a questa violenza di perpetuarsi.
 Per questo alcune donne e uomini hanno deciso di raccontarla a piena voce, a testa alta: parlarne significa spezzare i meccanismi invisibili e non detti che permettono a questa violenza strutturale, millenaria, di riprodursi. La svelano donne fuggite da relazioni violente, alcuni uomini che l’hanno agita. Storie ormai quotidiane che abbiamo sempre nascosto, a cui non abbiamo prestato attenzione, mostrano la complessità di queste violenze, che hanno radici in un orizzonte socioculturale apparentemente ‘normale’ – in realtà del tutto diseguale, che produce e legittima le violenze, da quelle quotidiane a quelle più estreme.
 L’atto di renderle pubbliche attraverso la voce delle-dei protagoniste-i, parlandone su basi di realtà nel linguaggio del documentario etnografico, disinnesca il meccanismo del silenzio e il film stesso diviene strumento concreto di contrasto alla violenza di genere, di lotta per il rispetto, le pari dignità e libertà tra uomini e donne.

2018     “Violenza: storie dal silenzio” ©

trailer:  https://vimeo.com/303395250
Regia Silvia Lelli  (11’15”)
La difficoltà di parlare della violenza sulle donne costituisce il meccanismo che le permette di esistere e di riprodursi. Una nuova sintesi di storie sottratte al silenzio denuncia la cultura quotidiana sessista, tuttora ritenuta “normale”: un problema sociale irrisolto e sempre più urgente.
Winner of the Gilda Anti-Violence Prize 2018.
Official Selection 40° Festival Internazionale Cinema&Donne. 
“Violence: Narrations from the Silence”:  a synthesis of life histories extracted from silence and concealment. Women and men talk about everyday sexsist culture, still considered “normal”: an unresolved, increasingly urgent social problem. 

2017      “Histoire d’H. Racconti dal silenzio” ©

trailer:   https://youtu.be/v4N59lQD1CU
Regia Silvia Lelli  (12’18”)

Della violenza nascosta oggi bisogna parlare, con coraggio, perché darle voce disinnesca uno dei potenti meccanismi culturali che la perpetuano. 
 H. racconta la sua storia, un incesto pedofilo, con una forza e una lucidità impressionanti. Non è facile parlarne con dignità, senza riprodurre violenza sulle persone che l’hanno subita, senza farla diventare ambigua cronaca rossa o nera. Histoire d’H. usa il linguaggio soggettivo del documentario che rende onore alla vittima che ne parla e al suo coraggio, in un film pioniere, breve, intenso e sperimentale che diviene strumento di conoscenza e quindi di contrasto alla violenza di genere, per il rispetto, la libertà, la pari dignità tra uomini e donne, adulti e bambini.
“H. Story: tale from the silence”.
  H, the ‘mute letter’, transforms and speaks out, telling the story of the pedophile incest she suffered, its dynamics and the psychological consequences carried on throughout her life, with an impressive lucidity. A video-therapy for the protagonist.
Official Selection MAV 2018 – Materiali di Antropologia Visiva, Roma, Università La Sapienza.

2016     “Violenza Svelata. Storie di ordinaria violenza” ©

Trailer: https://vimeo.com/189062779
Regia Silvia Lelli  (56′), partecipazione speciale di  Vincenza Modica, Musiche: Elena Somaré, fischiatrice.
Parlano donne diverse, storie diverse, culture ed estrazioni sociali diverse. Ancora una storia di pedofilia in famiglia. Di ordinaria violenza in ospedale. Il racconto di una donna interrotto dall’arrivo dell’abuser. Un uomo racconta la violenza vista in casa e vissuta. Un’anziana partigiana – madre della regista – conserva con affetto la propria pistola. Una donna ‘velata‘, sopravvissuta ai barconi nel Mediterraneo e attivista contro le Mutilazioni Genitali Femminili, ci ricorda i ‘veli’ delle donne occidentali.
“Violence unveiled. Stories of Ordinary Violence“. Different women speak. Different stories, different cultures and social backgrounds. Again a story of family pedophilia. Ordinary violence in hospital. The story of a woman is interrupted by the arrival of the abuser. A man tells the violence seen at home and then lived. An old partisan – the director’s mother – lovingly preserves her gun. A ‘veiled’ woman, survivor from a boat in the Mediterranean and activist against Female Genital Mutilation, reminds us of the ‘veils’ of Western women.
Press: Maria Grosso, Alias,11-6-2016http://ilmanifesto.info/smantellare-secoli-di-violenza/
TopTen films 2016: http://ilmanifesto.info/top-ten-film-2016/

Official Selection 38° Festival Internazionale Cinema&Donne.

2015    “Violenza Invisibile. Abusi culturali e fisici sulle donne” ©

trailer:  https://vimeo.com/147907685
Regia Silvia Lelli  (90′)
Il primo documentario europeo che realizza un’analisi a tutto campo su molte tipologie della violenza di genere: strutturale, culturale, psicologica, simbolica, verbale, economica… La violenza che ‘non si vede’, di cui non è facile parlare, quella di coppia, l’incesto, i percorsi che conducono al femminicidio… svelando i collegamenti tra discriminazione ‘normalizzata’ e violenza. Della violenza oggi bisogna parlare, ma in modo corretto, attraverso le voci reali di protagoniste-i, donne e uomini, senza toni scandalistici, senza rivendere come cronaca nera il sangue che vogliamo denunciare, senza ri-vittimizzare le donne, mostrando la loro dignità, la loro forza, le loro ragioni.
Una ricerca partecipata, profonda, realizzata attraverso laboratori e studi di genere.
“Invisible Violence. Cultural and phisical abuses on women”. The first European documentary that presents a full-scale analysis of many types of gender violence: structural, cultural, psychological, symbolic, verbal, economic. Violence that ‘cannot be seen’, not easy to tell. Domestic and couple violence, incest, paths leading to femicide. An unveiling of the links between ‘normalized’ discrimination and violence. Today we must speak of gender violence, but in a correct way, through the real, not manipulated voices of protagonists -women and men- without scandalistic tones, without selling it as ‘crime news’, without re-victimizing women, showing instead their dignity, courage, their reasons. A deep participatory research, carried out through laboratories and gender studies.
Press: M. Grosso, Alias,
11-6-2016http://ilmanifesto.info/smantellare-secoli-di-violenza/
TopTen films 2016: http://ilmanifesto.info/top-ten-film-2016/
Official Selection 37° Festival Internazionale Cinema&Donne
Premio CORECOM per la Comunicazione Sociale-Toscana 2013, per gli spot audio (ControRadio) e video (RTV 38).
Sostegno  di Bando Incoming Regione Toscana, Toscana Film Commission. Collaborazioni: Laboratorio Immagine Donna, Libreria delle Donne, Giardino dei Ciliegi, CAM-Centro Ascolto Uomini Maltrattanti, BeFree, e molte altre associazioni e persone.

 

2014   “Conversazione con Sofia Scandurra: questioni di genere dietro la macchina da presa”

Regia di Silvia Lelli (14′) l’ultima intervista con la regista Sofia Scandurra, regista del primo film femminista italiano: “Io sono mia” (1978). Conversation with Sofia Scandurra: gender issus beyond the camera“,  the last interview with the director of the first feminist italian movie ‘Io sono mia’- 1978.
Selezione ufficiale 36° Festival Internazionale Cinema&Donne, Cinema Palladium, Roma.

2014    “Mario Carbone, il fotografo con la macchina da presa” ©

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Regia G. D’Addino, ricerca antropologica S. Lelli (70′). Sul documentarista che ha raccontato oltre mezzo secolo di storia Italiana attraverso tre temi: la condizione contadina e l’emigrazione, l’industrializzazione e i movimenti operai, l’arte contemporanea emergente. Collaborazione con D&D System.
Museo di Roma in Trastevere,  BiograFilm Festival 2015.

2012     “Eu gosto de ser mulher… violenza domestica in Europa” ©

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Regia di S. Lelli (25’) video-interviste con donne vittime di violenza domestica; Madeira-Portogallo, Progetto Grundvig VAVME. Collaborazione con Ass. Presença Feminina, Laboratorio Immagine Donna. Progetto Vincitore del Premio STAR PROJECT 2012Agenzia Italiana EU. Selezione Festival Internazionale Cinema&Donne 2011.

2012     “Johanna Knauf, direttrice d’orchestra: music to the people!” ©

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Regia Silvia Lelli (70’). Documentario su  Johanna Knauf, direttrice d’orchestra.
Cosa succede quando una donna fonda e dirige un’orchestra? Il film segue l’attività e il metodo di Johanna Knauf, una delle pochissime direttrici al mondo. Una professionista in un ambito tuttora maschile che elabora una metodologia inclusiva di didattica e pratica musicale innovando la tradizione. Il suo è un metodo ‘di accoglienza’, che fonde musica, passione e socializzazione. Si dice che sia una maga che fa cantare ‘anche i sassi’…! Fa lavorare assieme dilettanti (talvolta inizialmente stonati !) e professionisti nell’esecuzione delle più complesse musiche classiche in location prestigiose. Fa emergere la musica dall’interiorità di chiunque e insegna a darle espressione restituendola a più gente possibile, non solo nel ruolo di ascoltatori ma in quello attivo di esecutori e interpreti: una politica culturale di empowerment che restituisce la musica ‘to the people’ e rivoluziona la prassi competitiva, selettiva, tecnicista e ‘conservatrice’ dei Conservatori. Filmato da un’etnografa infiltrata nel coro.
Contributo Fondo Cinema della Regione Toscana – Toscana Film Commission. VideoLibrary International Festival dei Popoli 2012; Selezione ufficiale, Evento finale del Festival Internazionale Cinema&Donne 2012.
winner of ‘The Spirit of Da Vinci Award 2013″ at Da Vinci Film Festival – (Corvallis-OR – U.S.A.)
Contributi: Bando Cinema Regione Toscana, Toscana Film Commission
Assessorato Pari Opportunità Provincia di Pistoia; Assess. Pari Opportunità Comune di Firenze; Consiglio Regionale, Festa della Toscana 2013; Apertura International Music&Film Festival-Parma 2013.


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2011     La voce dell’ultimo mezzadro” ©

Regia di Silvia Lelli (30′), con G. D’Addino,  A. Liberati, Gigi Davitti.
Le registrazioni originali (1990) di interviste con uno degli ultimi mezzadri toscani, Poldo Davitti-Fattoria Pietrapiana (Ar) animano le immagini della casa colonica abitata dal nipote Gigi, l’ultimo erede. Collaborazione con D&D System e Cooperativa ‘The Breeding Ground’.
Realizzato con il contributo della Regione Toscana – Settore Musei e Cultura.

2011    “Semo ‘taliani, parlemo ‘talian” ©

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Regia di M. Elena Giusti e S. Lelli (15’) video-interviste con donne migranti italiane di 3a generazione in Romania, con A. Pieroni. Selezione ufficiale MAV, Roma, Università La Sapienza 2012

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Giugno 2009  “I gesti del suono: studio di una direzione d’orchestra” ©

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Regia S. Lelli (37’), studio Antropologico-Visuale di una costruzione semiotica intersensoriale, co-produzione D&D System. Vincitore della selezione ufficiale “Ars Videndi 2010”, Università degli Studi di Siena; Selezione ufficiale Festival Internazionale Cinema&Donne 2010.

Novembre 2009  “Macerie Vive. Prima o poi ogni muro cade” 

regia video S. Lelli (56’) dello spettacolo omonimo, anniversario della demolizione del Muro di Berlino, “un’azione teatrale e musicale contro ogni muro”, regia di G. Cauteruccio-Krypton, prospetto del Teatro Comunale-Firenze.

Ottobre 2009    “Peer Gynt” di  E. Grieg op. 23, testo di H. Ibsen

regia video S. Lelli (2h) dello spettacolo omonimo, direzione d’orchestra e coro di J. Knauf, regia di P. Bartolini, collaborazione D&D System, Teatro della Pergola–Firenze.

2008-2010    “Le Mercanti ©

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Regia S. Lelli, ricerca visuale di Genere/Gender (durata variabile, preview 15’) su pratiche, competenze e strategie economiche al femminile in mercati urbani. Antropologia Economica, dell’Impresa, dell’Interazione. Collaborazione con Lavinia Valente e studenti del  CDL Speciastica in Scienze Etno-Antropologiche dell’università di Firenze. Festival Internazionale Cinema&Donne.

Giugno 2007  “La città multiculturale attraverso i mercati

Regia S. Lelli (1h 7’), documentario prodotto con i corsisti del Progetto ‘CIVIS – Cittadini e Nuovi Cittadini per la Crescita di una Comunità Interculturale’, con M. Ranieri, Provincia di Firenze-UE, co-produzione Rete di Indra-Onlus

Luglio 2006  “Storie di ordinaria busvia, da un punto di vista statico” ©

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Regia S. Lelli (durata variabile, preview 15′), il ‘movimento-esterno-pubblico’ da un punto di vista ‘statico-interno-privato’, alla fermata di un autobus. Comune di Firenze-Q2 – UnoCultura – DEA Press. Vincitore del 1° Premio al Festival del Corto e MediaMix ‘Contrasti’ 2007. 

Aprile 2006   “Ex-Via di pietra” ©


Regia S. Lelli, (40’) documentario-reportage sulla rimozione del lastricato di pietra dal centro storico fiorentino.
Passaggi televisivi.

Marzo 2006    “Salsiccia Project, a life-death circle” ©

Regia S. Lelli, video documentazione etnografico-creativa, Antropologia del Cibo, Calabria.
Selezione ufficiale Festival Internazionale Cinema&Donne 2009

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Gennaio 2006    “Costruzione sociale  nei mercati pubblici fiorentini” ©

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Regia S. Lelli, ricerca, foto e video-documentazione etnografica (6 h). Patrocinio Assessorato alla Partecipazione Democratica-Comune di Firenze, Confesercenti, Comitati Cittadini Q1, Associazioni Locali Venditori.

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Ottobre 2005    “Vita dei Mercati Fiorentini nel Rione S. Ambrogio: ricollocazione del Mercato dei Ciompi nella nuova Piazza Ghiberti” ©

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Regia S. Lelli (4 h), video-documentazione dei processi di partecipazione sociale spontanei e organizzati – Assessorato alla Partecipazione Democratica, Comune di Firenze.

Novembre 2005     “Tetti Rossi, dopo Basaglia… ©

Regia S. Lelli (60′), video-ricerca etnostorica su identità e memoria dell’area San Salvi (ex-ospedale psichiatrico). Video-interviste e ricerche partecipate con ex-operatori della Cooperativa ‘La Tinaia’, operatori e pazienti dell’attuale La Nuova Tinaia-Onlus e Chille de la Balanza. Per la riqualificazione di un territorio umano, collaborazione Cooperativa Sociale Ulisse, Q2-FI.

Dicembre 2005     “Jorge a-vuelo, Chaski il messaggero” ©

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Regia S. Lelli e J.O. Carrillo Guadalupe (37’), documentario ‘on the road’ tra Italia e Ecuador. Seguendo un migrante ‘porta-pizze’ in Italia ci ritroviamo in Ecuador, dove si scopre che in realtà Jorge è un video giornalista che ci descrive la sua terra. Decostruzione di stereotipi, Antropologia Visiva Partecipativa, Street Ethnography.
Festival dei Popoli 2006, fuori concorso. Selezioni ufficiali: Sotto le Stelle 2010, Festival Internazionale Cinema&Donne 2011, Villa di Camerata 2013, Festival del Viaggio 2016.

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Novembre 2005   “Controcorrente: Natura e Cultura  lungo un fiume di città” © 

Regia S. Lelli e J.O. Carrillo Guadalupe (durata variabile, preview 15’), video-documentazione delle interazioni cultura-natura, risalendo il corso del fiume Mugnone: una prospettiva sconosciuta della città di Firenze.
Progetto selezionato per Incontro Produttori Doc-It – Festival dei Popoli 2011.

Febbraio 2005   “Mebliti-Zikr: rito sufi in un campo di sosta” ©

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Regia S. Lelli (40’), documentario etnografico sul rituale panislamico nel Campo Nomadi di Paduletto (Coltano-PI). Partecipanti rom italiani, macedoni, kosovari, bosniaci, albanesi.  ‘Osservatorio Sociale’ per l’organizzazione integrata di politiche socio-sanitarie nelle Province di Livorno, Lucca, Massa-Carrara e Pisa. Museo di Antropologia ed Etnologia di Firenze.

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Dicembre 2004   “In my name” ©

Regia S. Lelli (preview 10’) video documentazione delle ‘Bandiere della Pace’ esposte nelle vie fiorentine.